Una delle più preziose e celebri serie di arazzi della collezione della Galleria Uffizi illustra le feste alla corte di Caterina de’ Medici, regina di Francia; è composta da otto arazzi, tessuti in lana, seta, oro e argento dorato, intorno al 1575 in una manifattura di Bruxelles non identificata, dai disegni di Antoine Caron (Beauvais 1521 circa – Parigi 1599) e su cartoni di Lucas de Heere (Gent 1534 – 1584). 

Caterina de’ Medici, regina di Francia, che vi è ritratta vestita di nero, in abiti vedovili, ha probabilmente commissionato la serie a fini politici per onorare la casata dei Valois, e la nipote Cristina di Lorena l’ha portata a Firenze nel 1589 come dote al granduca Ferdinando I de’ Medici, suo sposo. 

 

Nell’intera serie sono ritratti i membri viventi dei Valois e le grandiose feste allestite alla loro corte 

dal 1564 al 1573. 

Particolarmente ricco il fregio in tutti gli arazzi, con grottesche, fiori, frutta e putti.

 

Appesi in modo quasi continuativo per quasi cento anni – prima nel Palazzo della Crocetta, antica sede del Museo degli Arazzi, e dal 1966 nel primo corridoio della Galleria Uffizi –  gli otto arazzi vennero rimossi dall’esposizione nel 1987 a causa dei gravi ed evidenti problemi accentuati dall’esposizione continuativa alla luce e riposti, accuratamente arrotolati e protetti, nei depositi del museo, adeguatamente attrezzati per la conservazione. 

L’arazzo raffigurante Il torneo di Bayonne è stato restaurato negli anni 1998-2002 da Carla Molin Pradel con fondi statali e con il contributo sostanziale dell’Associazione Amici egli Uffizi, per il completamento e la risoluzione di problematiche particolari, ed esposto recentemente in due occasioni. 

I restanti sette arazzi necessitano tutti di restauro, per più e diversi gravi, evidenti problemi, riferibili a lacerazioni, sfilacciatura e consunzione della trama, oltre che a ossidazione dei filati metallici.

 

Festa per gli Ambasciatori Polacchi illustra un ricevimento, con danze figurate e quadri allegorici, dato nel 1572 da Caterina per festeggiare gli ambasciatori polacchi giunti a Parigi  per eleggere il futuro Enrico III di Francia al trono di Polonia.

Il restauro ne ha permesso il completo recupero in previsione della futura possibilità di esporre nuovamente questi arazzi, per poter rendere nuovamente fruibile  la celebre e preziosa collezione, non più visibile da un ventennio.